Il Mottarone massiccio montuoso alto 1492 metri a cavallo tra il lago Maggiore e il lago d'Orta

Sul Mottarone, per vedere i sette laghi e la vetta del Monte Rosa.

Informazioni- La Vetta del Mottarone dista dall'uscita dell'autostrada 16 km circa.
Dall'autostrada A26 Voltri-Gravellona Toce, uscita Brovello Carpugnino, seguire in direzione Gignese-Armeno-Mottarone, 22 km circa.
Il costo del pedaggio è di 10€ per le macchine e 8€ per le moto.
La distanza in macchina tra Orta San Giulio al Mottarone è 17 km.

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Descrizione geografica– Il Mottarone alto 1492 è una montagna granitica, situata in Piemonte, nelle Alpi Pennine, suddiviso tra il Verbano-Cusio-Ossola e la provincia di Novara. Dal Mottarone la vista spazia dalle Alpi Marittime al Monviso, dal Monte Rosa alle Alpi Svizzere, fino alla Pianura Padana. Uno scenario unico e una storia ricca di avvenimenti importanti.

Un po’di storia- Prima del Novecento, il Mottarone si presentava con un aspetto ben diverso da quello attuale, le attività svolte erano soprattutto legate all'allevamento, alla pastorizia e all'alpeggio. I contadini hanno da sempre usato il Mottarone come località di pascolo estivo per il bestiame. Quindi, fino alla prima metà dell'Ottocento il Mottarone è sempre stato apprezzato, da una parte, per la bontà dei pascoli e, dall'altra, per la capacità dei pastori di preparare burro e formaggi locali.
Solo negli ultimi anni del ‘800 il Mottarone fu lanciato da Orazio Spanna, giurista, avvocato e alpinista, nell'olimpo delle località turistiche. Fu lo stesso Spanna a promuovere la costruzione di un albergo sulla vetta del Mottarone. L'idea si concretizzò, finalmente, nel 1880 e i lavori per la costruzione del Grand Hotel Mottarone iniziarono nel giugno 1884.
Tra i principali ospiti del Grand Hotel Mottarone si ricordano: Emanuele Filiberto, Vittorio Emanuele, Luigi Amedeo, Isabella di Baviera, Margherita di Savoia.
Così allo scadere del XIX secolo, il Mottarone, per merito dell'eleganza e della funzionalità dell'albergo venne elencato nelle guide turistiche e consigliato tra le migliori località di soggiorno per l'immensità e la grandiosità del suo panorama. Orazio Spanna morì nel maggio 1892 e venne sepolto ad Ameno, presso le pendici del Mottarone, come da lui richiesto.

Per la vicinanza con Milano e per il suo panorama il Mottarone divenne così la meta prediletta di alcuni pittori naturalisti lombardi e milanesi, come Filippo Carcano e Mosè Bianchi e di musicisti quali Arturo Toscanini, Guido Cantelli, Arturo Benedetti Michelangeli.

Cosa vedere e cosa fare- Con una vista mozzafiato che arriva fino al Monte Rosa il Mottarone è detto anche “terrazza sui sette laghi” per la sua posizione privilegiata da cui si possono ammirare il Lago Maggiore, il lago di Mergozzo, il lago di Varese, il lago d'Orta, il lago di Comabbio, il lago di Monate e il lago di Biandronno. Il Mottarone è una meta ambita dagli sciatori e dagli amanti della natura incontaminata nonché luogo dove rigenerarsi e assaggiare le prelibatezze locali. Al Mottarone gli amanti dello sci troveranno ben 21 km di piste, con percorsi adatti a tutti e diversi gradi di difficoltà.
Il primo premio va alla pista rossa dell’Alpe Corti che dalla cima del Mottarone scende per oltre 2,5 km. Anche d’estate non ci si annoia, tra le suggestive passeggiate immersi nella natura, ammirando scoiattoli, lepri e se si è fortunati volpi e cervi.

A Gignese a 11 km dal Mottarone c’è la grande panchina verde e blu (big bench) installata di fianco alla cappelletta del monte Sciarè. La si raggiunge in poco meno di dieci minuti a piedi lasciando l’auto in località Pisciola (vicino all’oasi ecologica, al vecchio campo sportivo e all’area picnic). Dalla sommità dell’altura a 839 metri di altitudine, ai piedi del Mottarone, si ha una veduta sui paesi sottostanti, uno scorcio di Lago Maggiore e di quello di Varese.

In località Alpino (frazione di Stresa), situato sulle pendici del Mottarone c’è il giardino botanico Alpinia che copre una superficie di circa 40.000 m² ed ospita più di mille specie botaniche provenienti dalla fascia alpina e subalpina, nonché dal Caucaso, dalla Cina e dal Giappone. Il giardino è posto in una zona panoramica e offre una balconata naturale con un ampio belvedere sul Lago Maggiore e le Isole Borromee.

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